venerdì 23 gennaio 2015

Tacito salva Nerone



Iniziamo dalla fine, dalla morte di Nerone.
Come per tutta la sua vita, anche per la sua morte esistono molteplici versioni, la più accreditata è quella per cui si fece uccidere da un suo schiavo, veritiera anche perchè discepolo di uno stoico come Seneca. Nerone è uno dei più celebri imperatori ricordato soprattutto per la sua fame "atroce", all'imperatore si devono anche numerose costruzioni. 

Il nome Colosseo è dovuto a Nerone, in quanto prende il nome dalla sua statua che lo raffigurava nelle vesti del dio Sole.
La vita di Nerone è molto nebulosa, sui libri di scuola sulle fonti ufficiali ci viene descritto come un mostro, ma l'unica cosa di cui possiamo essere certi è che non tutte le fonti che ci sono giunte sono veritiere, in quanto il senato per ragioni politiche, manovro due biografi proprio legati al senato, cioè Svetonio e Tacito.
Quanti uomini avranno fatto uccidere Cortes, Colombo, Cesare...perchè invece Nerone uomo di potere tanto quanto altri è stato cosi demonizzato ?

L'avvenimento che viene più accomunato a Nerone è sicuramente quello dell'incendio della "caput mundi", ma come mai tramandiamo questa leggenda, se anche Tacito ammette che le cause dell'incendio non furono chiare?
In verità Nerone il giorno dell'incendio non era a Roma bensi ad Antium, dov'era nato. Sempre Tacito ci informa che Nerone tornò di corsa a Roma per attuare un piano antincendio e accogliere coloro che avevano perso la casa, solo un secolo e mezzo dopo i fatti Cassio Dione scrisse che Nerone si trovava a Roma suonando la cetra, descrizione fantasiosa e improbabile.

Nerone sotto l'influenza del suo mentore Seneca cerco di diffondere la cultura greca, componeva versi suonava e cantava con la cetra ma quando cerco di far competere i senatori con dei popolani nei giochi pubblici inizio a tremare l'appoggio delle antiche istituzioni.

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